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Per fortuna che la chimica c’è!




La chimica ha continuato a lavorare anche durante il lockdown: un fatto che evidenzia bene il ruolo “essenziale” che riveste per l’economia e la società nel suo complesso. Farmaceutica e produzioni al servizio della filiera sanitaria in primo piano, naturalmente. Ma non solo quelle. La chimica ha continuato e continua a fornire componenti fondamentali per la realizzazione di prodotti di prima necessità, per l’industria alimentare come per la detergenza, per la sanificazione dell’acqua come per mantenere attivi specifici processi industriali. Per non parlare poi dell’energia e dell’edilizia. Insomma, la chimica è veramente dappertutto e, per fortuna, c’è! A conferma di questa sua trasversalità il fatto che 2019 il fatturato delle industrie del settore farmaceutico era di circa 33 miliardi, ma altri 25 erano sviluppati in settori diversificati. Sono innumerevoli i campi applicativi dove l’impegno del settore chimico in Italia (oltre 110.000 addetti nel 2019) è determinante.
Nei mesi scorsi abbiamo assistito ad un positivo “riaprire gli occhi” dopo anni nei quali parlare di chimica ad alcuni faceva storcere il naso. Un paradosso, visto che proprio la chimica ha investito più di altri settori in scelte green oriented.  Lo conferma anche l’impegno Torchiani, che ormai da tempo sta puntando decisamente a privilegiare prodotti e soluzioni con una forte attenzione all’ambiente, senza mai dimenticare funzionalità ed efficacia di ciò che propone e distribuisce. Occhi e antenne puntate in Torchiani anche per la trasformazione verso una chimica 4.0, che fa della digitalizzazione e dell’economia circolare i suoi punti di forza. Il percorso è appena iniziato, ma le prospettive sono fortemente motivanti.